L’oro rosso della Calabria e uno dei gioielli più preziosi di Obicà è un trionfo di sapore e un crogiolo di leggende: pronti a scoprire tutti i segreti della ’Nduja di Spilinga?
1 - DOP? Non ancora. In termini legali, chiunque avesse in mente di produrre un salame spalmabile piccante, potrebbe chiamarlo ’Nduja senza incappare in sanzioni. Diffidate dalle imitazioni, la vera ’Nduja è solo quella che nasce alle pendici del Monte Poro, a Spilinga.
2 - Il nome deriva da ‘andouille’. È una salume francese a base di trippa che Gioacchino Murat, cognato di Napoleone, ordinò di distribuire per ingraziarsi il popolo del Regno di Napoli. L’insaccato ebbe certo più successo di lui.
3 - Rosso come metafora e avvertimento. È passione, sapore e sorpresa, ma anche il modo della ’Nduja di suggerire parsimonia ai principianti e di sfidare chi non teme di trasformarsi in un vulcano attivo.
4 - È povera ma ricca. Questo oro rosso era in origine un insaccato della classe ‘del maiale non si butta niente’. Era fatto, quindi, con parti meno pregiate; solo oggi si compone di carne di maiale e della triade magica: guanciale, pancetta e lardello, rigorosamente mescolati a peperoncino calabrese.
5 - La ‘Sagra della ‘Nduja’ è la prova che più che di un prodotto, stiamo parlando di un mito. Dal 1975, ogni 8 agosto Spilinga celebra la ’Nduja con un evento in cui la si può gustare in tutti i modi, immergendosi nella mitologia e nella storia che avvolgono questo luogo incantato.
6 - Non tutto sta bene con la ‘Nduja, ma la ‘Nduja sta bene con tutto. Dal pizzico aggiunto in sede di soffritto per il sugo alla degustazione in purezza sul Pane croccante, questo piatto-ingrediente sembra davvero trasformare in oro ogni cosa che tocca.
7 - L’assaggio è un rituale che non va preso alla leggera. Se il vostro palato è vergine, il primo approccio sarà un’esperienza esplosiva che chiede l’attenzione di tutti i sensi (e magari l’uso di un fazzoletto per raccogliere le lacrime provocate dalla gioia e dal peperoncino).
8 - Se la provate col Caciocavallo Silano, probabilmente valuterete di trasferirvi in Calabria. O per lo meno di fare arrivare un ‘pacco da giù’ settimanalmente. Con i formaggi stagionati la ‘Nduja fa effetto stordimento misto a dipendenza: provare per credere.
9 - È un antidolorifico naturale (ma non solo). Altro che fragole, ostriche e cioccolato. La ’Nduja, oltre ad essere celebre per le sue proprietà antisettiche e antinfiammatorie, sembra essere un poderoso afrodisiaco naturale. Se non ci credete, osate con un piatto di Fileja con sugo alla ‘Nduja al primo appuntamento.
10 - Da Obicà con la ‘Nduja si fa sul serio. Che sia sui nostri Crostini con Mascarpone e ’Nduja o sulla Pizza insieme alla Stracciatella e al Pomodoro Bio, questo ingrediente celebrativo dell’eccellenza italiana è uno dei tantissimi buoni motivi per fare una capatina in uno dei nostri ristoranti, perché da Obicà la qualità è sempre una questione di sentimenti.
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